"chi vuol fare sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa"
proverbio africano
«I bambini di una quinta hanno scritto una letterina al Dirigente Scolastico chiedendo di tornare nella loro vecchia classe poiché in quella attuale non arriva mai il sole ed è molto buia, costringendoli a stare sempre con le luci accese!». «A questo si aggiunge il problema dei servizi igienici: più volte è stata sollecitata una riparazione, ma 2 su 4 (per 60 bambini!) sono guasti e non sono ancora stati riparati».
«Quando sono approdata 4 anni fa all'open Day addirittura era stato preparato per i nuovi iscritti un percorso "ludico-sportivo" nell'aula morbida, un laboratorio con tappeti di ogni tipo e materiali soffici per il gioco-sport degli alunni. Peccato che quando mio figlio ha iniziato la scuola l'aula morbida non c'era più poiché sostituita da una classe!». Sottolineo che non voglio puntare il dito contro nessuno ma sarebbe opportuno che: «Anziché continuare a battagliare per avere più iscritti in una scuola che sta per scoppiare e non ha più spazi laboratoriali idonei e necessari, una mensa in grado di accogliere contemporaneamente tutta l’utenza, senza sottoporre i bambini alla turnazione a causa dell’inquinamento acustico, sarebbe meglio concentrarsi sui vari problemi dell’Istituto (ad es. le infiltrazioni d’acqua piovana nelle classi, il servo scala non a norma, …).
In questo modo si andrebbe anche incontro alle nuove indicazioni nazionali per il curriculo, nelle quali viene chiaramente esplicitato che per garantire il successo formativo degli alunni è importante avere un buon ambiente di apprendimento”. «Non da ultimo, in un’era sempre più all’avanguardia tecnologicamente, informatizzata e in Rete, l’Istituto ha un sito web poco aggiornato che addirittura non pubblica i verbali del Consiglio di Istituto, impedendo così ai genitori l’aggiornamento delle problematiche e la conoscenza della realtà scolastica, e negando loro un diritto importante».
In generale «è la situazione saronnese che lascia perplessi, e non solo me, infatti in molti siamo convinti che tutte le scuole siano di pari livello formativo. Inspiegabile risulta quindi l’ossessione di andare a tutti i costi alla Bascapè, nonostante non ci sia posto per i laboratori e per la mensa scolastica e alcune aule non siano state progettate come tali».
Valeria Bacchi